ProtagonistiDaniela Ciaparrone e Riccardo Balestra

DANIELA CIAPARRONE

Scenografa bozzettista e realizzatrice, laureata presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino e specializzata in scenografia teatrale, Daniela Ciaparrone lavora presso teatri stabili nel mondo dell’Opera come tecnico di palcoscenico e come scenografa realizzatrice, affiancando i maestri della pittura di scena contemporanea.

Vincitrice di diversi premi presso L’Accademia Alfonso Grassi di Salerno nella sezione pittura, nel 2014 ottiene la pubblicazione sul catalogo d’arte contemporanea L’elite. Partecipa alla realizzazione e ideazione del Bausler Institut, spettacolo sperimentale vincitore del premio Arte 2017 dell’Accademia di Belle Arti di Urbino nella sezione Performance e si avvicina al cinema come pittrice di scena e tecnico sul set con la produzione tedesca Studio Hamburg. Esperta illustratrice e bozzettista si avvicina alla scena contemporanea ideando e realizzando diverse scene in collaborazione con la Rete Lirica delle Marche e con il Rof di Pesaro al quale ha preso parte nel 2014.

RICCARDO BALESTRA

Attore diplomato alla scuola del Teatro Stabile delle Marche, Riccardo Balestra è attratto dal modo in cui i linguaggi artistici possono comunicare fra loro e trovare la loro efficacia sul pubblico. Ha lavorato come attore con la compagnia Kronoteatro, Cie l’Alakran di Oscar Gomez Mata e Daniele Timpano (Roma Europa Festival). Ha approfondito il lavoro di attore e regista con Lucia Palladino (Teatro della Valdoca), Silvia Calderoni, Luciano Colavero e Mamadou Dioume. Portando avanti una ricerca volta alla commistione di diversi linguaggi, ha creato Teatrodeké, esperimento artistico che riporti le varie esperienze in contesti urbani e per cui ha diretto le seguenti performance: ConSumErgoSum (parata urbana sul consumismo), Carnevaledeké I° e II° ed., I7Vizi (un teatro urbano portatile che inglobasse 20 persone alla volta) e Flöten aus dem Fenster (un concerto dalle finestre di una via centrale). Ha ideato Radiodeké (progetto di radio in filodiffusione) e Alienazione (installazione performativa) per il Primo Piano Festival 2017. Ha all’attivo diversi spettacoli originali come autore e regista. È arrivato secondo al contest P.A.C. (Paesaggio, ambiente, creatività) organizzato dal Festival Inteatro con l’installazione CittàViva. Dirige laboratori di ricerca per bambini dal 2007 e ha lavorato con Save The Children Italia Onlus su un progetto di creazione performativa in quartieri degradati di alcune città d’Italia.

“Volevo scrivere una lettera al mondo”

Performance

Ideazione Daniela Ciaparrone

“Volevo scrivere una lettera al mondo” è una performance in cui viene colta la creazione dell’artista nel momento in cui viene esibita. L’artista si dichiara in un grido taciuto, scritto, che arriverà lo stesso agli occhi e agli orecchi dei fruitori. Il passaggio dalla carta alla carne è violenza taciuta subita dall’artista. Due figure compongono il quadro: una incarna la figura del mondo intero, l’altra quello dell’artista. La performance dunque si apre come critica al “macello” delle idee e dei tanti corpi sensibili quali siamo tutti noi, che quotidianamente veniamo scomposti, espulsi e macellati dalle peripezie burocratiche, perdendo ogni diritto d’espressione tralasciando la magia creativa per lasciar spazio alla materia e alla moda, rimanendo così in un assordante silenzio e nella solitudine che richiama forse quella michelangiolesca percepibile nella sua ultima pietà, non finita, quasi astratta, ma piena di significato. Ideazione: Daniela Ciaparrone